A 30 anni le mie finanze erano un disastro. Non avevo risparmi sul conto corrente, nessuna sicurezza finanziaria, nessun tipo di pensione e un debito studentesco da ripagare. Ma non ero sola: molti dei miei coetanei condividevano la mia situazione. Avevo vissuto i miei 20 anni di stipendio in stipendio, senza sapere come gestire le mie finanze e senza pensarci troppo. Il mio conto corrente era come una sorta di setaccio, il denaro arrivava ogni mese e io non avevo idea di dove finisse.
Poi è arrivata la pandemia. La mia situazione finanziaria è passata da essere precaria a essere disperata: era necessario un cambiamento. Tre anni dopo, sono libera dalla paralizzante ansia finanziaria che ha caratterizzato i miei vent’anni. Posso controllare il mio saldo (persino più volte a settimana) senza cadere in una crisi esistenziale e ho finalmente il controllo delle mie finanze. Ecco come è cambiato il mio rapporto con il denaro e come ho cominciato a costruire un solido futuro finanziario a 30 anni partendo da 0 €.
I miei 20 anni: tanto divertimento e un disastro finanziario
Non sono una di quelle persone che hanno una vocazione chiara nella vita. Mentre molti dei miei amici dedicavano i loro 20 anni a crescere professionalmente, io saltavo da un impiego di livello base all’altro. Mi piaceva cambiare e il denaro non era una priorità, perciò mi sentivo a mio agio con questo stile di vita. Ma quando i miei coetanei hanno cominciato a raggiungere i traguardi tradizionali, come la proprietà di una casa, mentre io continuavo a vivere di junk food, non ho potuto fare a meno di chiedermi se stessi facendo qualcosa di “sbagliato”.
Vivere costantemente alla giornata
La verità è che non c’era niente di sbagliato nel mio stile di vita, ma il modo in cui gestivo le mie finanze era tutt’altro che ideale. Guardando al passato, la principale difficoltà è stata non avere idea di chi volessi essere in futuro. Vivevo costantemente nel “qui e ora”, e anche se può sembrare un sogno in termini di mindfulness, era un incubo per le mie finanze. Quando arrivava lo stipendio, oltre la metà del denaro svaniva all’istante per le spese di sopravvivenza e la parte restante la spendevo in qualsiasi cosa stessi facendo in quel momento. Non avevo idea di dove finissero i miei soldi. Non ero io a controllare le mie finanze, ma erano le mie finanze a controllarmi, e questo rendeva la vista del mio saldo un’esperienza di ansia profonda.
Sapevo, oltre ogni ragionevole dubbio, che verso la fine del mese il mio saldo si sarebbe aggirato intorno a 0 € e che una sensazione di terrore avrebbe cominciato a consumarmi da dentro. L’unica cosa in grado di placarla era l’arrivo dello stipendio successivo. Ora so che quella sensazione di terrore probabilmente era il grido d’aiuto della “futura me”. In quel momento, la “futura me” era finanziariamente impreparata a qualsiasi emergenza, incapace di tirarsi fuori dai debiti, non lavorava per raggiungere obiettivi economici soddisfacenti e probabilmente si sarebbe lasciata andare così fino alla vecchiaia.
Toccare il fondo finanziariamente
Poco dopo aver varcato la soglia dei 30, è arrivato il COVID-19. Come milioni di altre persone, mi sono ritrovata a vivere in lockdown. A quel tempo lavoravo come freelance, tra gli alti e bassi di un reddito imprevedibile, e continuavo a evitare il mio saldo bancario come la peste. Nel giro di un mese ho perso tutti i miei clienti e, con loro, le mie entrate. Per una persona che ha 20 € in banca, questo può essere definito ufficialmente un disastro finanziario.
Nei sei mesi successivi ho vissuto degli aiuti dello stato, della generosità di alcuni amici e di un’incessante scarica di adrenalina che mi spingeva a candidarmi freneticamente per qualsiasi offerta di lavoro trovassi. Per fortuna, sono riuscita a ottenere una posizione da remoto in una startup e, insieme al lavoro, un reddito stabile. Quando è arrivato il primo stipendio, ho provato un tale sollievo che ho capito che non potevo continuare a:
- Vivere con il terrore delle mie finanze
- Ignorare le esigenze e gli obiettivi della “futura me”
- Negare di aver vissuto l’ultimo decennio in un perpetuo stato di ansia finanziaria
Cominciare da zero
Non appena ho superato la mia crisi finanziaria personale, la mia priorità è stata ripagare la generosità degli amici che in quei mesi difficili mi avevano prestato del denaro. Quando è arrivata la prima busta paga, ho calcolato approssimativamente la cifra di cui avevo bisogno per coprire le spese essenziali (affitto, bollette, cibo) e ho fatto una stima di quello che sarei riuscita a mettere da parte ogni mese. Allora non lo sapevo, ma stavo pianificando il mio primo budget.
A molti può sembrare una cosa semplice, ma avere un’idea approssimativa delle mie uscite mensili per me è stata una vera e propria rivelazione. Per la prima volta ero capace di sbirciare sotto la superficie e di iniziare a comprendere le mie finanze. Da quel momento, ho iniziato a mettere in discussione alcune delle mie abitudini di spesa più imprevedibili e ad adottare i cambiamenti necessari per risparmiare di più ogni mese. È stato un vero punto di svolta perché, anche se dovevo molto denaro ai miei amici, ho cominciato a sentire che ero io ad avere il controllo delle mie finanze, e non il contrario.
L’effetto palla di neve
Una volta che ho imparato a tenere sotto controllo le mie finanze, è diventato molto più semplice vivere il denaro come uno strumento utile anziché come un amico inaffidabile. Coltivare abitudini di risparmio regolari e ripagare a poco a poco i miei amici mi ha consentito di pensare più seriamente alle esigenze finanziarie della “futura me”. Naturalmente, il primo obiettivo della mia lista è stato creare un fondo di emergenza. Mese dopo mese ho cominciato ad accumulare denaro e quando ho raggiunto il mio obiettivo ho scoperto che potevo vivere più serena sapendo di essere preparata per il futuro. È stato solo dopo aver creato un cuscinetto di risparmi che ho cominciato a comprendere la sensazione di sicurezza che si genera quando si mette da parte del denaro.
Ora sembrava finalmente possibile pormi obiettivi finanziari più importanti, come ripagare il debito studentesco e risparmiare per la pensione, traguardi che mi erano apparsi insormontabili in passato. Il percorso che mi ha portato da 0 € alla sicurezza finanziaria, per me, si è composto di tre tappe fondamentali:
- Acquisendo maggior consapevolezza, sono stata in grado di cambiare la narrazione da “sono in balia del mio conto corrente” a “ho il controllo delle mie finanze”
- Questa nuova sensazione di potere mi ha aiutato a creare nuove abitudini finanziarie
- Ho scoperto che potevo sfruttare queste nuove abitudini per creare un senso di sicurezza finanziaria, una cosa che mi era mancata fino ad allora
Da questa posizione di sicurezza, mi sono sentita pronta ad affrontare alcuni degli obiettivi finanziari più grandi che avevo evitato per tanto tempo. Il denaro si è trasformato dall’essere la causa principale della mia ansia al mezzo per vivere in modo più sereno. Una volta coperte le mie esigenze di base, ho potuto iniziare a destinare i miei soldi a obiettivi più entusiasmanti come vacanze, esperienze divertenti e nuovi hobby, e risparmiare è diventato ancora più semplice!
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