Meno profili e più persone. Questo è il mio motto per quest’anno (e quelli futuri). Non me ne faccio nulla del collegamento su LinkedIn se poi non siamo collegati nella vita. Se non ci si scrive, non ci si risponde, cosa serve tutto questo oltre ad alimentare l’ego?
È bello guardare il proprio profilo, come se fosse lo specchio del bagno e vedere 5000 persone (profili) che ti seguono. E poi ogni giorno c’è qualcuno che ti chiede il collegamento. Ma collegarci a cosa?
Basta!
Io vado contro all’algoritmo, vado contro ciò che qualcuno ha deciso che io debba fare per far sì che i suoi obiettivi vengano raggiunti. E fai un video, da 10 secondi, una da 1 minuto, la foto quadrata, il filtro luminoso, il testo con gli #, la scritta grande ma non troppo, posta alle 7 che son tutti seduti sul water e bla bla bla.
Scopri l’algoritmo e diventa virale. La famosa promessa dei vari guru dei social. NO! Non farlo. Non cadere nella trappola.
Vado contro alle regole che dettano, voglio dettare io le mie regole. Voglio meno seguaci e meno persone collegate. Ma voglio conoscerle tutte. Voglio sapere cosa fanno, dove lo fanno, come lo fanno.
Non cerco persone simili a me, cerco persone che come me sono curiose. Cerco qualcuno con cui non andare sempre d’accordo, rimanendo dentro certi limiti nei toni. Cerco PERSONE.